Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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giovedì 11 giugno 2015

Giunone: la Dea che Lega e che Scioglie

In un mio post precedente ho sollevato la differenza fra Giunone ed altre Forze Divine come Vesta o Diana. Una delle caratteristiche principali di Giunone è di essere una Forza che lega: in questo senso si manifesta immediatamente come sacralizzazione del vincolo del matrimonio che di fatto è una forma di legame. In tal modo Giunone si differenzia da Vesta: quest'ultima è una Forza centripeta, che dirige verso il Centro. Giunone poi è all'opposto di Diana che è una Forza dirompente senza vincoli - una virgo - senza legami: Diana è l'Argento Vivo.

Il fatto di essere la Dea dei Legami pone Giunone in una posizione complessa poichè si connette alla simbologia dei nodi, degli anelli e delle collane che a Roma, come in tutte le società e culture tradizionali, avevano un valore simbolico rilevante. A tale proposito ricordo che anticamente non esisteva un'idea di decorazione fine a sè stessa: qualunque elemento, sia pur esso con un aspetto superficialmente decorativo, aveva in realtà una funzione simbolica strumentale ben precisa tale da comunicare e veicolare comunque un senso.  E ciò avveniva nell'architettura come nell'abbigliamento o nell'alimentazione.

Si tratta pertanto di un argomento complicato che proverò ad accennare in questa sede in modo superficiale. Ciascuno poi è libero di approfondire il tema come meglio crede.

In Latino il verbo iungere  (da cui si nota il nesso con la parola Iuno) significa:

  • congiungere, vincolare, legare strettamente, unire insieme
    formare con un'unione
  • sposare, congiungere in matrimonio, sposarsi, unirsi in matrimonio
    unire con vincoli di parentela, stringere un'amicizia o un patto di alleanza
Il matrimonio è la forma di legame più caratteristica della simbologia di Giunone: esso era simbolizzato da spaghi con dei nodi. Inoltre si ricorreva ad uno spago con dei nodi come protezione di Giunone nel momento del parto.

Il legame ha una valenza religiosa, iniziatica, magica, simbolica sacrale. Giunone, con il suo potere di legare, rappresenta in particolare una sovranità magica-religiosa. La sovranità stessa si manifesta come un legame. Tutti i poteri si collegano ad una forma di legame ed in particolare quelli di Giunone sono i legami della legge, giustizia, dell'autorità, del prestigio. Nella polarità maschile (Giove) troviamo questo stesso aspetto evidenziato dal legame del giuramento.

Giunone non è una Dea Madre che genera o che nutre, non è come Cerere: è una Matrona - nel senso più Romano del termine - che vincola o che scioglie i vincoli nel senso più ampio possible. Giunone può bloccare o sbloccare, trattenere o liberare in senso positivo o negativo. In breve - come ci tramanda la tradizione - può tutto. L'Autorità di Giunone si esprime quindi nel fatto di essere la sacralizzazione della presenza Divina su elementi di controllo ambivalenti come i legami, i vincoli o i nodi i quali, senza tale presenza, sarebbero fuori controllo, conducendo quindi l'Universo, la Natura, al Caos. Tutte le forze si "snodano" attraverso dei punti di controllo. Ciò avviene in tutte le dimensioni dell'Essere: nella dimensione micro così come nella dimensione macro. Lo stesso corpo umano - e similarmente il suo spirito nella dimensione psichica - si articola attraverso questi punti regolati da nodi, da vincoli, che possono essere aperti o chiusi.

Nodi, anelli e collane sono quindi strumenti simbolici di controllo di questi punti ove viene regolato il fluire dell'energia. Questo argomento, e la sua simbologia, lo tratterò in un altro momento

Giunone pone dei vincoli e può liberare dai vincoli.  I legami sacralizzati da Giunone sono, come detto, ambivalenti. Secondo la tradizione essi possono essere:
a) positivi, come nel caso del legame matrimoniale, delle parentele, delle alleanze. Possono essere vincoli che simbolicamente possono difendere dalle malattie e dalla negatività, portano guarigione
b) negativi che bloccano, impediscono il fluire dell'energia, portano malattie e negatività

All'azione del legare viene quindi attribuita una Forza che può avere tuttavia un verso positivo, benefico, protettivo oppure negativo, malefico, aggressivo.

In questi aspetti emerge in particolare l'aspetto più prettamente magico della simbologia dei legami di Giunone. Tuttavia non bisogna dimenticare aspetti più spirituali ed iniziatici del potere di legare e sciogliere di Giunone: basta pensare al fatto che simbolicamente la vita viene rappresentata come un filo. Lo stesso Cosmo viene descritto come una grande tela, una grande trama intessuta sostenuta da nodi. in cui tutti gli esseri sono col-legati. Tutto è inserito in questo "tessuto" e Giunone controlla i legami che si creano fra i fili di questa trama cosmica. Inoltre vincoli, legami, nodi rimandano all'idea iniziatica di morte e rinascita.

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