Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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martedì 11 novembre 2014

Il Cipresso

Il Cipresso è un albero infelix, connesso alle Divinità Infere Plutone e Proserpina e sottoposto agli influssi di Saturno. A causa della sua forma, esso è collegato principalmente a Plutone (Giove Infero: il più ricco fra tutti gli Dei): questa Divinità, che nella tradizione non dispone di una rappresentazione antropomorfa, si manifesta simbolicamente nella forma di un Cipresso. 

Essendo quindi permeati da questo Dio, che, come tutte le Divinità sotterranee è collegato al ciclo naturale vita/morte, i cipressi venivano sempre piantati nei boschetti vicino a templi: sradicare un cipresso simbolicamente è pertanto un atto sacrilego contro Plutone.

Per la stessa ragione (ciclo vita/morte della Natura) i cipressi vengono piantati intorno ai vigneti, ai campi coltivati, ai confini fra i campi. Il suo legno è sacro e considerato incorruttibile: lo scettro di Giove o la mazza di Ercole sono simbolicamente fatti di legno di cipresso. 

Il cipresso esprime la Disperazione e la Tristezza Inconsolabile. Simbolicamente secondo la Tradizione, essendo una pianta connessa alla Morte, consente di "camminare sulle Acque" (la morte si pone al di sopra della vita), di permanere negli abissi e di essere invisibili: questo albero viene utilizzato anche per alcuni rimedi della cosiddetta "Via Viola" (il viola è il colore di Plutone e rappresenta la luce nelle tenebre) e preparazione di incensi e di fumi.

Il suo nome rituale è Ciparisso.

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