Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 25 giugno 2014

Ninfe, Spiriti degli Alberi, Fate

Passeggiando in un bosco, in silenzio e solitudine, può capitare di avere la sensazione che gli alberi "bisbiglino". Secondo la Tradizione, gli alberi non sono oggetti, non sono delle semplci espressioni del mondo vegetale, ma sono dei "viventi", sono "esseri" oltretutto "abitati": ed essi effettivamente bisbigliano.

Tutti gli alberi sono espressione di una Divinità, nella maggior parte dei casi, di una Dea (ma non sempre). Poichè siamo nel mese di Giugno, ricordo che la quercia è un albero sacro a Giunone ancor prima che a Giove. Allo stesso modo, il nocciolo, il mandorlo ed il noce sono piante sacre a Giunone, tant'è che agli sposi anticamente venivano regalate noci, mandorle e nocciole per rappresentare la solidità e la fecondità del matrimonio. Lo spirito della quercia è la driade: ogni quercia ha la sua driade che la distingue dalle altre quercie come ogni singolo uomo ha il suo specifico Genius ed ogni donna la sua propria Juno. Questi spiriti degli alberi sono identificate come Ninfe e, poichè detengono una notevole energia generatrice, sono sempre espressione dell'energia femminile. Per questo tutti gli alberi, nella lingua latina, sono di genere femminile. 

La tradizione popolare ha poi trasformato le Ninfe degli Alberi nelle Fate. Ogni albero ha pertanto il suo spirito, la sua Ninfa, la sua Fata il cui scopo non è quello di alimentare le favole dei bambini, ma di garantire l'identità di ogni albero come un essere vivente, come espressione nobile della forza della Natura.


Riporto a titolo di esempio di seguito la denominazione di alcune Fate di importanti alberi sacri.

  • Driade: spirito-ninfa-fata della Quercia
  • Melia: spirito-ninfa-fata del Frassino
  • Maelia: spirito-ninfa-fata del Melocotogno
  • Cariatide: spirito-ninfa-fata del Nocciolo
  • Eliconia: spirito-ninfa-fata del Salice

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